La rabbia è un’emozione che pervade le nostre giornate nelle sue sfumature che vanno dalla leggera irritazione in poi, ma soprattutto la nostra serenità personale e relazionale dipende da come riusciamo a gestire la nostra rabbia.
Che cosa ci dice la nostra rabbia?
Quando ci arrabbiamo, lo sentiamo dentro. Diventiamo rossi in volto, il nostro campo visivo si restringe, il nostro respiro si modifica. Il nostro battito cardiaco accelera. Giudizi e critiche infiammano la nostra mente. Stringiamo i denti, la tensione nelle spalle e nelle braccia aumenta, le mani si stringono a pugno e in quella morsa di tensione finiamo per dire o fare cose che molto probabilmente renderanno la situazione ancora peggiore e a volte finiamo anche per vergognarci della nostra manifestazione.
Agire impulsivamente, farsi trascinare dalle sensazioni spesso non significa essere autentici, significa perdere la padronanza di sé e lasciare che le nostre difese e reazioni prendano il sopravvento. Significa trovare abili giustificazioni al male che ci facciamo e che, spesso, facciamo anche agli altri.
Spesso consideriamo la forza della spinta all’azione una buona ragione per agire perchè la riteniamo un’intuizione ma raramente è così: molto spesso è solo tensione accumulata.
Questa spinta all’azione non nasce solo dall’intensità dei sentimenti: nasce anche dal grado di compressione del nostro sentire. Se ci tratteniamo regolarmente , evitiamo di sentire o neghiamo quello che proviamo, queste emozioni inespresse rimangono muscolarmente attive e ci trasformano in una pentola a pressione sul punto dell’esplosione. Esplodiamo anche per un soffio in più che ci fa tracimare il vaso già pieno!
La spinta all’azione non è né buona né cattiva: va solo conosciuta e compresa, altrimenti ci porterà ad agire al di là di quello che vogliamo davvero. O a stare troppo fermi, in una stagnazione senza forma.
La rabbia è un campanello di allarme
La rabbia è un campanello di allarme che ci avverte che non siamo in contatto con i nostri valori e che i nostri bisogni non sono soddisfatti. Invece di gestire la rabbia reprimendola o esternandola, abbiamo possibilità di viverla profondamente, per scoprire quali sono i nostri bisogni e come soddisfarli. Troppo spesso copriamo il dolore che proviamo con la rabbia che ci fa sentire potenti mentre il dolore si accompagna ad un senso di vulnerabilità. La Self-Compassion può aiutarci ad avere più strumenti per consolare il nostro dolore senza usare questa strategia compensativa.
L’incontro ha l’obiettivo di presentare il modo di lavorare in modo compassionevole sulla rabbia per non farci possedere da questa emozione ma per conoscerla bene al fine di poterla gestire al meglio
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“Quando ci relazioniamo con noi con tenerezza e self-compassion, nutriamo e ci prendiamo cura di noi. Quando ci relazioniamo con noi stessi con una fiera compassione affermiamo i nostri diritti e la nostra autonomia. Quando uniamo la self-compassion alla fiera compassione possiamo essere giusti ed equi.” Kristin Neff
L’incontro gratuito sarà Venerdi 9 ottobre ore 20.30 presso la Sala Consiliare Porto-Saragozza, via dello Scalo,21 Bologna (40131)
Condotto dalla dott.ssa Elisa Roda Psicologa Psicoterapeuta in collaborazione con ASS. PSICOSFERE
